

COMPLESSO CADORNA | CANOTTIERI SILE | TREVISO
Indirizzo: Viale Cadorna 13 Treviso
Cliente: La Carinatese Srl
Tipologia: Residenza
Progetto: 2017-2019
Realizzazione: 2018-2019
Area: 3.700 mq
Ampliamento: 940 mq
Certificazioni energetiche:
Attestato Prestazione Energetica APE -A4
Progetto Definitivo ed esecutivo:
Wagner Associati Enrico Toso e Andrea Malacchini
Progetto Strutturale:
Ing. Umberto Toccane
Impresa costruttrice:
Carron SpA
Foto: Tiziano Scaffai
Foto con drone: Giovanni Vecchiato
COMPLESSO CADORNA
La zona tra il Ponte di San Martino e Piazza Vittoria a Treviso, fu oggetto di fitti bombardamenti nel corso della seconda guerra mondiale. La ricostruzione del dopoguerra ha riempito i vuoti con edifici moderni, tra questi la Chiesa di San Martino disegnata dall’architetto Angelo Tramontini, e la vicina ex sede di banche e uffici, progettata dall’ingegnere Perusini.

Quest’ultimo complesso è stato oggetto di restauro su progetto di Wagner Associati, con il recupero delle eleganti facciate novecentesche in rosso Verona, e degli apparati decorativi esistenti.
L’iniziativa immobiliare ha interessato la ristrutturazione di un immobile modernista ormai fatiscente, interessando nella rigenerazione anche le aree urbane con termini, quali gli spazi pubblici su Viale Cadorna, l’antico viale delle parate militari, con nuovi plateatici lastricati e una pista ciclopedonale, mentre a sud Via Tezzone è stato riqualificato con nuove pavimentazioni.
La rigenerazione ha fornito incentivi positivi all’interno del centro della città, per contribuire a un ambiente di vita migliore.

I volumi esistenti sul retro dell’edificio non di alto valore qualitativo e frutto di superfetazioni più recenti, sono stati demoliti per far posto a 11 appartamenti rivolti a sud, verso il fiume Sile, che scorre oltre la sede dei Canottieri. Le residenze sono distribuite su cinque livelli, l’attico al 4° piano è sviluppato su 3 livelli, occupando anche il 5° piano e il piano copertura con giardino pensile.

Tutte le residenze hanno anche una spaziosa terrazza collegata alla zona giorno, queste caratterizzano i prospetti in un’alternanza di volumi pieni e vuoti. Al piano terra si trovano l’ingresso, protetto da un profondo aggetto, ed i garages. L’area di parcheggio e manovra è stata ripavimentata in porfido e delimitata da fioriere, con l’impianto di un pioppo, che riconnette l’ambito fluviale naturalistico con gli spazi urbani.

L’intervento ha interessato Via Tezzone, con la posa di nuove pavimentazioni in porfido, funzionali alla creazione di un marciapiede che ricollega il vicino Asilo con Viale Cadorna.

L’operazione di riqualificazione ha contemplato un’articolata serie di interventi volti ad azzerare l’utilizzo di combustibili fossili e di emissioni di Co2 in ambiente. L’autoproduzione di energia elettrica è generata da un sistema fotovoltaico in copertura, mentre la riduzione dei consumi è garantita da nuovi serramenti in tutto il complesso e dalle nuove coibentazioni (sui volumi esistenti ove possibile), oltre che da sistemi intelligenti di controllo (domotica) e pompe di calore per il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti.
Il nuovo ampliamento di circa 1.000mq rivolto verso il fiume Sile, ha prestazioni energetiche in classe A4 (edificio a energia quasi zero), ovvero il massimo livello di certificazione energetica in Italia.

A partire dal processo di progettazione è stato sviluppato un concept per le facciate, al fine di valorizzare l’architettura modernista caratteristica di quest’area di Treviso. Così l’edificio è composto da forme minimali e razionaliste, delineate dalla luce e dai materiali di finitura dai chiaroscuri contrastanti.

Le linee aggettanti dei marcapiano risolvono il contenimento delle tende esterne e dei pannelli scorrevoli in doghe di legno, definiscono il cornicione del 4° piano e la linea di copertura in aggetto dell’attico.

Intonaco, vetro e legno sono i materiali esplorati dal progetto, offrono sottili dettagli alternando possibili combinazioni tra texture e colori, applicati alle diverse sezioni delle facciate: il basamento è scuro, gli aggetti orizzontali che segnano i diversi piani sono chiari ma creano ombre che li evidenziano, i vuoti arretrano nel colore cupo, i bianchi a loro volta emergono dall’ombra, le superfici riflettenti dei vetri contrastano con la naturalezza del legno.


Viste con drone

